2008/12/26

1968/12/26: Il ritorno verso la Terra

Il ritorno verso la Terra, il giorno 26, ad una velocità che continua a crescere a mano a mano che l'attrazione gravitazionale della Terra aumenta, è straordinariamente tranquillo e in pratica privo di eventi spettacolari. Apollo 8 è uscito dall'orbita lunare con una tale precisione che basta apportare alla traiettoria di rientro soltanto due delle quattro correzioni in programma perché la capsula, con il suo prezioso carico umano, si infili nel centro del "corridoio" di circa quaranta chilometri di diametro, al di sopra del Pacifico centrale, zona scelta per il rientro.

Nel loro ultimo giorno completo nello spazio (è pomeriggio a Houston e notte già in Italia), i tre astronauti effettuano la loro sesta ed ultima diretta televisiva dallo spazio. È una trasmissione breve, poco più di quattro minuti, in cui viene inquadrato il nostro pianeta sempre più vicino, pronto ad accogliere di nuovo i primi esploratori lunari.

Durante il collegamento non manca un ultimo pensiero a conclusione di questo straordinario viaggio da parte di "Bill" Anders: "Penso di provare quello che sentivano i viaggiatori a bordo degli antichi velieri, quando partivano per viaggi lunghissimi lontano da casa e poi ritrovavano sulla via del ritorno. Sento di essere fiero di questo viaggio, ma al tempo stesso felice di tornare a casa".




L'atmosfera a bordo della prima "astronave lunare" è rilassata; dopo le grandi e storiche emozioni dei giorni precedenti le conversazioni tra il Centro di Controllo di Houston e Borman, Anders e Lovell sembrano più chiacchiere da bar che comunicazioni tecniche. Ai tre astronauti vengono concesse alcune ore supplementari di sonno, perché siano ben riposati e pronti per l'ultimo momento delicato della missione, il rientro sulla Terra, previsto per il 27 dicembre, quando sul Pacifico sarà appena spuntata l'alba.

È l'atto conclusivo di un viaggio storico e straordinario, ma rimane ancora l'ultima suspense: mai prima d'ora, infatti, una navicella con a bordo un equipaggio ha dovuto affrontare un rientro nell'atmosfera ad una velocità così elevata, 39.470 chilometri l'ora, e ad una temperatura di 2500 gradi centigradi.

Il prezioso scudo termico della capsula Apollo, che dovrà proteggere i tre astronauti dallo spaventevole calore, è spesso cinque centimetri ed è formato da una speciale resina a nido d'ape; è stato collaudato solamente una volta in una precedente missione senza uomini a bordo. Anche la tecnica del rientro è relativamente nuova e presenta notevoli pericoli.

È l’ultimo rischio di una missione considerata impossibile fino a qualche anno fa. Grazie anche a giornali, radio e televisione, tutto il mondo, insieme ai tecnici e scienziati della NASA, aspetta con emozione il ritorno sulla Terra dei tre intrepidi uomini di Apollo 8, Frank Borman, James Lovell e William Anders.

Il comandante Frank Borman in un fotogramma tratto dal filmato registrato a bordo di Apollo 8 con la cinepresa (foto AP8-S68-56531, scansione di Ed Hengeveld).


Il pilota del Modulo Lunare William "Bill" Anders in un fotogramma tratto dal filmato registrato con la cinepresa a bordo di Apollo 8 (foto AP8-S68-56532,  scansione di Ed Hengeveld).


Il pilota del Modulo di Comando James Lovell in un fotogramma tratto dal filmato registrato a bordo di Apollo 8 durante il primo, storico viaggio "translunare" dell'uomo verso la Luna (foto AP8-S69-35097, scansione di Ed Hengeveld).