2008/11/15

1968/11/15: Il logo della missione

James Lovell, "Bill" Anders e Frank Borman fotografati davanti al VAB il giorno del "roll-out" del Saturn V (foto AP8-68-HC-609).


Il razzo più potente del mondo mai costruito dall'uomo, il Saturn V, si trova già sulla rampa di lancio dal 9 ottobre 1968, pronto per spiccare il balzo verso il cielo.

Un grande balzo, che lancerà, come annunciato pochi giorni fa dalla NASA, per la prima volta nella storia dell'umanità tre abitanti del pianeta Terra al di là dei confini dello Spazio finora "navigati" dall'uomo.

Ed ecco ora pronto anche lo stemma, l'emblema, del primo viaggio umano verso la Luna, ideato da uno dei tre protagonisti a bordo di Apollo 8, l'astronauta James Lovell, una volta definito ufficialmente l'obiettivo della missione.

Il logo della diciottesima missione americana nello spazio dal 1961 ha una forma triangolare e rappresenta il Modulo di Comando (CM). Ha il numero otto colorato in rosso, in cui all'interno dei lobi sono inclusi il pianeta Terra e il suo satellite naturale, la Luna. In tal modo lo stemma riesce a riportare sia il numero della missione sia la sua orbita nello spazio circumlunare. Nella parte inferiore dell'emblema spiccano i nomi dei tre astronauti pronti per la grande avventura.

Il logo della missione di Apollo 8 (credit: Spacefacts).

2008/11/14

1968/11/14: I pericoli e i rischi del primo viaggio lunare umano su "La Stampa"

L'articolo de "La Stampa" uscito nelle edicole la mattina del 14 novembre 1968 sui possibili rischi a cui andranno incontro i tre astronauti di Apollo 8 nel loro viaggio verso la Luna (dalla collezione personale di Gianluca Atti).


I tre astronauti di Apollo 8 all'interno del Modulo di Comando (CM) durante uno dei tanti test (foto AP8-S68-54520, scansione di Ed Hengeveld).

1968/11/14: I tre uomini di Apollo 8

Questi sono i tre uomini scelti dalla NASA che per primi supereranno le "colonne d'Ercole" costituite dall'attrazione gravitazionale della Terra, per dirigersi verso un mondo per lo più ancora sconosciuto: la Luna.

L'equipaggio di Apollo 8 posa davanti al simulatore di volo al Centro Spaziale Kennedy (foto AP8-S68-50265).


Frank Borman - comandante


Il comandante designato per la missione circumlunare Apollo 8 Frank Borman (credit: Spacefacts).


Borman in tenuta di volo durante una prova simulata (foto AP8-68-H-836, scansione di Ed Hengeveld)

Frank Frederick Borman è nato il 14 marzo 1928 a Gary, nell'Indiana. Ottenuto il diploma di scuola media superiore nel 1950, inizia a frequentare l'accademia militare di West Point. Ottenuta la libera docenza, nel 1957, in ingegneria aeronautica presso il Politecnico di California a Pasadena, divenne istruttore di termodinamica e fluidi. Nel 1960 è istruttore alla Scuola Piloti per ricerche aerospaziali alla Base Aerea di Edwards in California. Nel 1961 viene reclutato dalla NASA come astronauta. Ha fatto parte, come unico astronauta, della commissione di inchiesta sull'incendio che causò la perdita del primo equipaggio designato del "Programma Apollo", Grissom, White e Chaffee, nel gennaio 1967.

La missione di Apollo 8 segna il suo ritorno nello spazio dopo il primo volo effettuato sulla Gemini 7, in compagnia di James Lovell, nel dicembre 1965.

A tutto dicembre 1968 Borman detiene, insieme a James Lovell, il record di permanenza in orbita intorno alla Terra: quattordici giorni.


James Lovell - pilota del Modulo di Comando


Il pilota del Modulo di Comando (CSM) James Lovell (credit: Spacefacts).

Foto AP8-68-H-838, scansione di Ed Hengeveld.

Il pilota del Modulo di Comando di Apollo 8 è James Lovell. Nato il 25 marzo 1928 a Cleveland, nell'Ohio, frequenta per tre anni i corsi dell'Università del Wisconsin. Dal 1958 al 1961 è pilota collaudatore presso il Centro Prove Aeree della Marina a Patuxen nel Maryland. Nel 1961 consegue il diploma nella Scuola di Sicurezza Aerea dell'Università della California Meridionale.
Il 17 settembre 1962, insieme al suo compagno di viaggio di Apollo 8 Frank Borman, viene selezionato dalla NASA come astronauta.

Lovell, oltre ad detenere il record di permanenza in orbita terrestre conquistato durante la missione Gemini 7 insieme a Borman (330 ore e 35 minuti), è al suo terzo volo nello spazio (Gemini 7 - Gemini 12).


William Anders - pilota del Modulo Lunare


William "Bill" Anders, terzo membro dell'equipaggio di Apollo 8 (credit: Spacefacts)


Foto AP8-68-H-840, scansione di Ed Hengeveld.


William "Bill" Anders, terzo astronauta scelto dalla NASA per lo storico viaggio di Apollo 8, è nato ad Hong Kong il 17 ottobre 1933. Uscito nel 1955 dall'Accademia Navale di Annapolis si trasferì nell'Aeronautica militare prestando servizio nella squadra di piloti da aerei da caccia. Prima di essere selezionato dalla NASA come astronauta nel 1963, Anders si occupava di ingegneria nucleare presso un apposito laboratorio nel Nuovo Messico, come ricercatore per la protezione da radiazioni derivanti da possibili esplosioni nucleari.

La missione di Apollo 8 segna il suo debutto nei voli spaziali umani.

2008/11/12

1968/11/12: È ufficiale, in dicembre Apollo 8 volerà verso la Luna! La notizia sulla stampa italiana

La NASA ha deciso ed ufficializzato la notizia: la mattina del 21 dicembre, poco prima delle otto ora della Florida, il gigantesco razzo Saturn V solleverà nello spazio in direzione della Luna, tre astronauti americani, Frank Borman, William Anders e James Lovell. Non per scendere sulla sua superficie, ma per orbitarvi attorno più volte, primi uomini ad osservare e fotografare il paesaggio selenico come mai prima d'ora è stato fatto.

La voce della nuova grande impresa spaziale americana e umana era nell'aria già durante il volo di Apollo 7 intorno alla Terra nell'ottobre scorso. Il successo della missione di Schirra, Eisele e Cunningham ha convinto i dirigenti e i tecnici della NASA a compiere il grande passo.

Il viaggio di Apollo 8 sarà il prologo al fatidico istante in cui componenti di un equipaggio partito dal pianeta Terra poseranno i piedi su un altro corpo celeste.

Il programma di volo prevede, a circa dodici minuti dal distacco dalla rampa di lancio, l'inserimento della capsula dove alloggia l'equipaggio e del terzo stadio del Saturn V in un'orbita detta di "parcheggio". Poi, dopo un paio di giri intorno al nostro pianeta, il comandante di Apollo 8, Frank Borman, accenderà il motore del terzo stadio, producendo un’accelerazione fino a 39.000 km che porterà lui e i suoi due compagni a sfuggire dalla forza gravitazionale terrestre per dirigersi verso la Luna.

Esaurita l'ultima goccia di propellente, l'S-IVB, il terzo ed ultimo stadio del Saturn V, verrà abbandonato nello spazio e Apollo 8 continuerà sullo slancio il suo viaggio lunare, che è lungo 384.000 km.

Giunta nelle vicinanze del satellite naturale della Terra e dopo averlo aggirato, verrà acceso il potente motore a razzo posto dietro al Modulo di Servizio (SM), che inserirà in un’orbita circumlunare la capsula con i tre astronauti.

L'orbita, inizialmente ellittica, diventerà in seguito circolare e stabilizzata a circa 110 km di altezza dalla superficie dell'astro della notte.

Compiuti una decina di giri, in cui Borman Lovell e Anders, primi "Magellano lunari" della storia, osserveranno e fotograferanno la desolata superficie selenica, sarà di nuovo riacceso il propulsore principale per vincere l'attrazione lunare e dirigersi di nuovo verso la Terra.

Vi saranno dei momenti critici durante la prima missione dell'uomo verso la Luna:

1) L'uscita dall'orbita terrestre, che va compiuta secondo tempi con precisione assoluta e che non consentono margini di errore.

2) Il lungo viaggio di avvicinamento alla Luna, che porterà per la prima volta un equipaggio umano ad un’enorme distanza dalla Terra.

3) l'inserimento in orbita lunare che si realizza con la precisa e puntuale accensione del propulsore principale della capsula Apollo.

4) L'uscita dall'orbita lunare dopo le previste dieci orbite intorno al satellite naturale della Terra, che può essere effettuata solamente con la precisa accensione del potente motore principale, lo stesso che li ha inseriti in orbita selenica due giorni prima, affinché li indirizzi di nuovo verso la strada di casa.

5) Il rientro sul pianeta. L'inserimento della capsula con a bordo Borman, Anders e Lovell, alla fantastica velocità di 40.000 km orari, nell'atmosfera terrestre produrrà una temperatura di molto superiore a quella che le capsule precedenti, Mercury, Gemini e Vostok hanno finora affrontato.

Questi i grandi rischi e le incognite per la più grande avventura che l'umanità si appresta ad intraprendere in undici anni da che l'uomo inviò verso il buio del Cosmo, con lo Sputnik 1, il primo satellite artificiale. Avrà una durata di circa una settimana.

Dalla prima pagina de "La Stampa" uscita nelle edicole italiane il 13 novembre 1968 sulla straordinaria notizia diffusa dalla NASA: tre uomini voleranno verso la Luna il prossimo dicembre (dalla collezione personale di Gianluca Atti).

1968/11/12: È deciso: Apollo 8 andrà verso la Luna

Da sinistra: James A. Lovell Jr., William A. Anders, e Frank Borman, l’equipaggio di Apollo 8, accanto al simulatore di missione Apollo (Apollo Mission Simulator) al Centro Spaziale Kennedy, 13 novembre 1968. Fonte: Apollo 50th.


La NASA pone fine a settimane di incertezza e di dubbi nell’opinione pubblica e annuncia oggi che “la missione Apollo 8 verrà preparata per un volo orbitale intorno alla Luna.”

Ieri il direttore generale pro tempore (Acting Administrator) della NASA Thomas O. Paine ha presieduto una riunione di riesame dei dirigenti NASA. La decisione è stata presa dopo una serie di attività fondamentali:
  • un’analisi dettagliata della missione Apollo 7 conclusa da poco;
  • la certificazione delle modifiche apportate al Saturn V in seguito ai problemi di “effetto pogo” (vibrazioni longitudinali violente indotte da risonanze nei propulsori) osservati durante il volo senza equipaggio di Apollo 6;
  • il completamento dei programmi del computer di volo per le missioni nello spazio profondo e verso la Luna;
  • le prove generali, tramite simulazioni al computer, dei sistemi a terra del Controllo Missione. 

George E. Mueller, direttore associato (Associate Administrator) per i voli con equipaggio, ha dichiarato che l’opzione orbitale lunare avrebbe fatto progredire significativamente il Programma Apollo, dando alla NASA esperienza preziosa nella navigazione e nelle comunicazioni su distanze lunari. Paine ha riassunto la situazione con queste parole: “Abbiamo concluso che siamo pronti a far volare questa missione sofisticata intorno alla Luna.”

Sulla decisione della NASA possono aver pesato le recenti attività spaziali dei rivali sovietici:

  • il primo volo circumlunare senza equipaggio da parte della Zond 5, a settembre 1968;
  • la ripresa dei voli spaziali sovietici con equipaggio a ottobre, con Georgi T. Beregovoy che ha volato con la Soyuz 3 e ha effettuato un rendez-vous con la Soyuz 2 priva di equipaggio;
  • il lancio appena avvenuto della Zond 6, senza equipaggio ma con un carico di vari animali, per un volo intorno alla Luna.

Il piano di volo di Apollo 8, che sarà la prima spedizione circumlunare con equipaggio, è flessibile e su vari punti di decisione per proseguire verso ognuno dei suoi obiettivi.

Il lancio è previsto per il 21 dicembre 1968 dalla Rampa 39A del Kennedy Space Center. Il vettore Saturn V inserirà in orbita terrestre il veicolo spaziale Apollo 8 e il terzo stadio del Saturn V. Dopo due o tre orbite, il terzo stadio verrà riacceso per effettuare la manovra di inserimento in traiettoria verso la Luna (Trans-Lunar Injection), poi si separerà e il veicolo spaziale proseguirà a motore spento per circa tre giorni.

Il motore SPS (Service Propulsion System) del veicolo Apollo si accenderà per rallentare l’astronave in modo che possa inserirsi in un’orbita ellittica intorno alla Luna. Dopo due orbite, avverrà una manovra di cosiddetta circolarizzazione per rendere appunto circolare l’orbita del veicolo.

Dopo dieci orbite intorno alla Luna, il motore SPS verrà riacceso per accelerare gli astronauti verso la Terra.

Appena prima del rientro, il Modulo di Comando si separerà dal Modulo di Servizio ed entrerà nell’atmosfera terrestre a una velocità da record: circa 38.600 km/h. Tre paracadute consentiranno un ammaraggio nell’Oceano Pacifico, concludendo una storica missione della durata complessiva di sei giorni.

Il profilo della missione Apollo 8 e il suo equipaggio (da sinistra: Anders, Lovell e Borman) durante una conferenza stampa. Fonte: NASA.

L’equipaggio assegnato alla missione Apollo 8, ossia Frank Borman (comandante), James A. Lovell (pilota del modulo di comando) e William A. Anders (pilota del modulo lunare), terrà una conferenza stampa nell’auditorio del Manned Spacecraft Center [successivamente ribattezzato Johnson Space Center] a Houston il 16 novembre per descrivere la propria missione e rispondere alle domande dei giornalisti.


Fonte: NASA.