2008/11/12

1968/11/12: È ufficiale, in dicembre Apollo 8 volerà verso la Luna! La notizia sulla stampa italiana

La NASA ha deciso ed ufficializzato la notizia: la mattina del 21 dicembre, poco prima delle otto ora della Florida, il gigantesco razzo Saturn V solleverà nello spazio in direzione della Luna, tre astronauti americani, Frank Borman, William Anders e James Lovell. Non per scendere sulla sua superficie, ma per orbitarvi attorno più volte, primi uomini ad osservare e fotografare il paesaggio selenico come mai prima d'ora è stato fatto.

La voce della nuova grande impresa spaziale americana e umana era nell'aria già durante il volo di Apollo 7 intorno alla Terra nell'ottobre scorso. Il successo della missione di Schirra, Eisele e Cunningham ha convinto i dirigenti e i tecnici della NASA a compiere il grande passo.

Il viaggio di Apollo 8 sarà il prologo al fatidico istante in cui componenti di un equipaggio partito dal pianeta Terra poseranno i piedi su un altro corpo celeste.

Il programma di volo prevede, a circa dodici minuti dal distacco dalla rampa di lancio, l'inserimento della capsula dove alloggia l'equipaggio e del terzo stadio del Saturn V in un'orbita detta di "parcheggio". Poi, dopo un paio di giri intorno al nostro pianeta, il comandante di Apollo 8, Frank Borman, accenderà il motore del terzo stadio, producendo un’accelerazione fino a 39.000 km che porterà lui e i suoi due compagni a sfuggire dalla forza gravitazionale terrestre per dirigersi verso la Luna.

Esaurita l'ultima goccia di propellente, l'S-IVB, il terzo ed ultimo stadio del Saturn V, verrà abbandonato nello spazio e Apollo 8 continuerà sullo slancio il suo viaggio lunare, che è lungo 384.000 km.

Giunta nelle vicinanze del satellite naturale della Terra e dopo averlo aggirato, verrà acceso il potente motore a razzo posto dietro al Modulo di Servizio (SM), che inserirà in un’orbita circumlunare la capsula con i tre astronauti.

L'orbita, inizialmente ellittica, diventerà in seguito circolare e stabilizzata a circa 110 km di altezza dalla superficie dell'astro della notte.

Compiuti una decina di giri, in cui Borman Lovell e Anders, primi "Magellano lunari" della storia, osserveranno e fotograferanno la desolata superficie selenica, sarà di nuovo riacceso il propulsore principale per vincere l'attrazione lunare e dirigersi di nuovo verso la Terra.

Vi saranno dei momenti critici durante la prima missione dell'uomo verso la Luna:

1) L'uscita dall'orbita terrestre, che va compiuta secondo tempi con precisione assoluta e che non consentono margini di errore.

2) Il lungo viaggio di avvicinamento alla Luna, che porterà per la prima volta un equipaggio umano ad un’enorme distanza dalla Terra.

3) l'inserimento in orbita lunare che si realizza con la precisa e puntuale accensione del propulsore principale della capsula Apollo.

4) L'uscita dall'orbita lunare dopo le previste dieci orbite intorno al satellite naturale della Terra, che può essere effettuata solamente con la precisa accensione del potente motore principale, lo stesso che li ha inseriti in orbita selenica due giorni prima, affinché li indirizzi di nuovo verso la strada di casa.

5) Il rientro sul pianeta. L'inserimento della capsula con a bordo Borman, Anders e Lovell, alla fantastica velocità di 40.000 km orari, nell'atmosfera terrestre produrrà una temperatura di molto superiore a quella che le capsule precedenti, Mercury, Gemini e Vostok hanno finora affrontato.

Questi i grandi rischi e le incognite per la più grande avventura che l'umanità si appresta ad intraprendere in undici anni da che l'uomo inviò verso il buio del Cosmo, con lo Sputnik 1, il primo satellite artificiale. Avrà una durata di circa una settimana.

Dalla prima pagina de "La Stampa" uscita nelle edicole italiane il 13 novembre 1968 sulla straordinaria notizia diffusa dalla NASA: tre uomini voleranno verso la Luna il prossimo dicembre (dalla collezione personale di Gianluca Atti).